UNA MATTINATA AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
Le classi 2AE (AFM) e 2BS (Socio-Sanitario) dell’Istituto “Ivan Piana” di Lovere, mercoledì 26 marzo 2025, sono andate in visita didattica al palazzo “Pirelli” di Milano che ospita l’aula del Consiglio regionale della Lombardia.
Le classi erano accompagnate dai docenti: Prof.ssa Sara Marino, Prof.ssa Dawahidi Aziza, Prof. Alfredo Rigo e Prof. Gianmario Migliorati.
Al loro arrivo, le classi sono state accolte dai funzionari regionali, Sig.ri Nikita Mosca e Andrea Ferrari che le hanno accompagnate all’interno dell’aula consiliare dove le studentesse e gli studenti hanno preso posto nei seggi dei consiglieri regionali.
Durante l’incontro consiliare, sono intervenuti i Consiglieri regionali Jacopo Scandella di Clusone e Giuseppe Licata di Varese che dopo avere spiegato il ruolo e l’attività di un Consigliere regionale, hanno accompagnato le studentesse e gli studenti nella simulazione di una discussione e approvazione di una “Proposta di Legge regionale di iniziativa popolare” sul fine vita.
Esaurita la discussione in aula, si è proceduto con la simulazione della votazione sia in modo palese che segreto.
Al termine della seduta, le classi hanno visitato il 26° piano del Palazzo Pirelli (spazio della Memoria), dove il 18.04.2002 alle ore 17.50, un piccolo aereo da turismo colpì il “Pirellone”, procurando danni gravissimi e rendendo l'intero edifico inagibile. Nello schianto morirono tre persone: oltre al pilota, due dipendenti dell'ufficio legislativo della Giunta, Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito.
Le studentesse, gli studenti e i docenti hanno così reso omaggio alle vittime innocenti di quel tragico schianto.
Nel pomeriggio, le classi si sono trasferite in centro per la visita guidata all’interno del Duomo di Milano…..un viaggio sorprendente tra arte, storia e tradizioni
IL DUOMO DI MILANO: UNA CATTEDRALE EUROPEA!
Il Duomo di Milano, ufficialmente Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria, è la cattedrale dell'arcidiocesi di Milano e monumento nazionale italiano. Simbolo del capoluogo lombardo, situato nell'omonima piazza al centro della metropoli, è dedicata a santa Maria Nascente.
È la chiesa più grande d'Italia (la più grande della Repubblica Italiana, giacché la basilica di San Pietro, più grande, è nel territorio dello Stato della Città del Vaticano; la seconda più grande considerando, invece, tutta la penisola italiana), la terza nel mondo per superficie, la sesta per volume.
Nel luogo in cui sorge il duomo un tempo si trovavano l'antica cattedrale di Santa Maria Maggiore, la cattedrale invernale, e la basilica di Santa Tecla, cattedrale estiva. Dopo il crollo del campanile (1386), l'arcivescovo Antonio da Saluzzo, sostenuto dalla popolazione, promosse la ricostruzione di una nuova e più grande cattedrale (12 maggio 1386), che sorgesse sul luogo del più antico cuore religioso della città.
La costruzione della cattedrale fu dettata anche da scelte politiche ben precise: con il nuovo cantiere la popolazione di Milano intendeva rimarcare la centralità di Milano agli occhi di Gian Galeazzo Visconti che, con un colpo di Stato, aveva da poco deposto lo zio Bernabò e riunificato i domini viscontei, preminenza messa in dubbio dalla scelta del nuovo signore di risiedere e di mantenere la sua corte, come già il padre Galeazzo II, a Pavia e non a Milano.
Per il nuovo edificio si iniziò ad abbattere entrambe le chiese precedenti: Santa Maria Maggiore venne demolita per prima, Santa Tecla in un secondo momento.
Il duca di Milano Gian Galeazzo Visconti assunse da subito il controllo dei lavori, imponendo un progetto ambizioso. Il materiale scelto per la nuova costruzione divenne allora il marmo di Candoglia (Lago Maggiore) e le forme architettoniche quelle del tardo gotico di ispirazione renano-boema (e non quelle romaniche all’epoca imperanti).
Il desiderio di Gian Galeazzo Visconti era infatti quello di dare alla città un grandioso edificio al passo con le più aggiornate tendenze europee, che simboleggiasse le ambizioni del suo Stato, che, nei suoi piani, sarebbe dovuto diventare il centro di una monarchia nazionale italiana come era successo in Francia e in Inghilterra, inserendosi così tra le grandi potenze del continente. Gian Galeazzo mise a disposizione le cave di marmo e accordò forti sovvenzioni ed esenzioni fiscali: ogni blocco destinato al Duomo era marchiato AUF (Ad usum fabricae), e per questo esente da qualsiasi tributo di passaggio (dazio).
Le studentesse e gli studenti hanno visitato le cinque navate (gotiche), lo stupendo altare maggiore (barocco) e le luminose vetrate che raccontano attraverso le immagini la storia dell’antico e del nuovo testamento.
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Si ringraziano:
La Prof.ssa Loredana Ranghetti per l’ideazione dell’uscita didattica.
I Sig. Nikita Mosca e Andrea Ferrari per la calorosa accoglienza nel
palazzo del Consiglio regionale di Milano.
i Consiglieri regionali Jacopo Scandella di Clusone e Giuseppe
Licata di Varese.
I docenti accompagnatori: Prof.ssa Sara Marino, Prof.ssa Dawahidi
Aziza, Prof. Alfredo Rigo e Prof. Gianmario Migliorati.
Le guide all’interno del Duomo di Milano: S.ra Valeria Allievi e S.ra
Elena Pizzi.
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